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Rocca Sonora (IT)

Rocca Sonora (IT)

Rocca dei Borgia

Votazione: 3.6


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PREZZO


Biglietto intero € 3,50 (in omaggio audioguida della Rocca)
Biglietto ridotto € 2,50 (in omaggio audioguida della Rocca)
(Ridotto nel caso di un gruppo superiore a 8 persone, bambini fino a 14 anni e over 65)
Biglietto gratuito
(Gratuito per i tesserati della Pro Loco di Gualdo Cattaneo, bambini fino a 6 anni, disabili e giornalisti)
Tesserati FAI € 2,50 (in omaggio audioguida della Rocca)

SU PRENOTAZIONE


Giro pietre € 5
Giro pietre ridotto € 3
(Ridotto nel caso di un gruppo superiore a 8 persone, bambini fino a 14 anni e over 65)
Giro Rocca + pietre € 8
Giro Rocca + pietre ridotto € 5

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STORIA



Nella metà del Quattrocento, l'architettura militare
viene completamente modificata a causa dell'introduzione di una nuova realtà bellica: l'artiglieria. Non fu più necessario costruire alte torri o murature inaccessibili per impedire ai nemici di scalare le cortine murarie per entrare nelle strutture difensive, ma era sufficiente abbatterle dalla distanza opportuna, per poi permettere la penetrazione delle truppe.


La Rocca di Gualdo Cattaneo nasce proprio sulla base di questi nuovi criteri e per la sua progettazione e costruzione fu chiamato il 15 agosto 1494 Francesco di Bartolomeo da Pietrasanta. La Rocca fu l'ultima di un sistema di fortificazioni che si sviluppava ad oriente del castello di Gualdo Cattaneo, all'interno di un territorio storicamente di frontiera, ancora oggi costellato da una serie di fortificazioni di origine basso-medievale. La forma ritenuta idonea per il circuito della fortezza è quella definita "angulare": in tal modo, è possibile situare le torri ai vertici, così che ogni punto della fortezza rimanga sotto il controllo della difesa. La Rocca è una fortezza a pianta triangolare con un mastio centrale e due rondelle laterali comunicanti tra di loro attraverso un sistema di cunicoli sotterranei.


Fu costruita tra il 1494 e 1498, per volere della città di Foligno, su progetto di Francesco di Bartolomeo da Pietrasanta che ideò anche la chiesa della Madonna delle Lacrime a Trevi e l’atrio della Basilica di S. Francesco d’Assisi. Per i Trinci realizzò anche l’Oratorio della Nunziatella, non lontano da Palazzo Trinci a Foligno.


La Rocca oggi risulta completamente recuperata ed è meglio conosciuta come Rocca Sonora in quanto si racconta attraverso i suoni, le voci e i rumori che al suo interno hanno riecheggiato dal momento della sua erezione fino all’abbandono. Una preesistente Rocca, costruita dalla signoria folignate dei Trinci, venne fatta distruggere nel 1439, alla caduta della predetta signoria, dal Cardinale fiorentino Patriarca di Alessandria.



Il primo castellano, al completamento del cassero, fu Giovanni Olivieri da Foligno che era obbligato a
risiedervi permanentemente con tutta la guarnigione.
Perugia fu sempre contraria all’opera difensiva, tanto da inviarvi un contingente militare guidato da Virginio Orsini per abbatterla, ma vani furono gli assalti, sia per la validità della struttura, concepita per resistere autonomamente anche a un lungo assedio, sia per il coraggio del comandante Crispoldi di Foligno.
All’inizio del 1495 iniziarono i lavori della torre centrale, cuore della fortezza.
I lavori ripresero nel 1497 e fu ultimato il CASSERO, il mastio, corpo centrale della Rocca all’interno del quale si accedeva con l’ausilio di scale a pioli che venivano ritirate all’occorrenza rendendo la Rocca una fortezza inespugnabile.


La GUARNIGIONE era composta da un castellano e da sei paghe. Le paghe erano soldati che provenivano da regioni diverse e da nazioni straniere che svolgevano questo lavoro dietro compenso, spesso misero.

Giovanni Olivieri da Foligno che era obbligato a risiedervi permanentemente con tutta la guarnigione.
Perugia fu sempre contraria all’opera difensiva, tanto da inviarvi un contingente militare guidato da Virginio Orsini per abbatterla, ma vani furono gli assalti, sia per la validità della struttura, concepita per resistere autonomamente anche a un lungo assedio, sia per il coraggio del comandante Crispoldi di Foligno.
All’inizio del 1495 iniziarono i lavori della torre centrale, cuore della fortezza.


I lavori ripresero nel 1497 e fu ultimato il CASSERO, il mastio, corpo centrale della Rocca all’interno del quale si accedeva con l’ausilio di scale a pioli che venivano ritirate all’occorrenza rendendo la Rocca una fortezza inespugnabile.


La GUARNIGIONE era composta da un castellano e da sei paghe. Le paghe erano soldati che provenivano da regioni diverse e da nazioni straniere che svolgevano questo lavoro dietro compenso, spesso misero.
Il Castellano e le paghe restavano di guardia al forte per sei mesi, dopodiché venivano sostituiti.


Nel 1498, per rafforzare il controllo di Foligno sul territorio, furono ripresi i lavori e fu realizzato il SUMERCIO (= sommerso) che consiste nel complesso di gallerie e camminamenti ai piedi del cassero, munito di feritoie per sorvegliare il territorio e far fuoco all’occorrenza. I lavori terminarono nel 1500.
Il Sumercio sono le radici della Rocca. E’ un percorso circolare di gallerie sotterranee poste in corrispondenza del CORTILE in superficie. Qui stavano di guardia due paghe con turni di due ore.



All’inizio del XVI secolo i papi, specialmente Giulio II, avevano rafforzato i domini di Roma e non erano più tollerate lotte tra comuni appartenenti allo Stato
Pontificio. Nel 1520, sotto Leone X de Medici, vigeva in queste terre la pax romana che mitigava le ostilità tra le varie città.
Nel 1624 la rocca ospitò Galileo Galilei, che vi soggiornò per alcuni giorni, vista la salubrità dell’aria, mentre si recava da Perugia ad Acquasparta a fare visita al principe Federico Cesi, allora presidente dell’Accademia dei Lincei. Nella seconda metà del ‘600, il complesso militare andò incontro ad un costante degrado tanto da
richiedere nel 1695 adeguate opere di restauro a spese del comune di Foligno. Nel 1877 l’edificio versava ancora in grave degrado e parte dei beccatelli erano crollati; vennero ripristinati con il restauro del 1955.


Nei periodi in cui la Rocca era in disuso, servì come porcilaia, magazzino di attrezzi e di derrate alimentari, ecc. Durante la seconda guerra mondiale diede rifugio a gruppi di partigiani e di alleati.


STRUTTURA


Fortezza militare a pianta triangolare in cui a ogni vertice corrisponde una torre rotonda e troncoconica. Le torri sono comunicanti grazie a cunicoli sotterranei.
Il MASTIO è la torre più alta. 80 m di diametro, 20 m di altezza. Conserva immutato il suo aspetto originario, ha perso la copertura a tutta ronda o a doppia ronda ma all’interno ha conservato immutate le sue stanze.
L’accesso attuale alla Rocca non era presente ma si accedeva attraverso una fessura tra le Rocchette, visibile dai Giardini Comunali, rendendo l’edificio inespugnabile.


Dall’entrata attuale si accede subito a due ambienti che avevano la funzione di ARMERIA e di GUARDIA.
Salendo le scale si accede al primo piano costituito anch’esso da due ambienti comunicanti adibiti a CUCINE. La particolarità in queste stanze sta nei muri: infatti l’ultimo restauro dell’edificio ha giustamente lasciato l’intonaco senza coprire le tante scritte sui muri, testimonianza del passaggio di tante persone che, sin dal ‘700, hanno lasciato lì la loro traccia.


Salendo ancora di un piano le due stanze adibite a DIMORA DEL CASTELLANO. Salendo l’ultima rampa di scale, si giunge alla TERRAZZA PANORAMICA da cui è possibile vedere non solo la stessa Gualdo Cattaneo dall’alto, entrando quasi in quei piccoli ma caratteristici giardini, ma anche tutta la vallata che circonda il borgo. Riscendendo le scale si torna alla zona di entrata. Da li si scende nuovamente per iniziare il percorso del SUMERCIO: un’insieme di camminamenti che collegano il Cassero alle due rocchette minori. Sempre nel Sumercio si trovano attualmente due stanze comunicanti, una più grande (Magazzino) e una più piccola (FOSSA BIOLOGICA) e una, attualmente chiusa a chiave, fungeva da CISTERNA.

Pro Loco Gualdo Cattaneo

La Pro Loco Gualdo Cattaneo, nata nel 1812 promuove, valorizza e fa riecheggiare le eco della storia di questo splendido territorio.